Raggiungere gli obiettivi

Avere chiaro un obiettivo è fondamentale per orientare le proprie azioni nella direzione giusta. E' necessario porsi degli obiettivi finalizzati al miglioramento e alla crescita della performance sportiva, perchè se l'unico motivo che ci spinge è vincere, molto probabilmente la nostra prestazione subirà la pressione di aspettative (proprie e altrui), fenomeni quali l'ansia da prestazione ed esperienze negative passate come le sconfitte.

Di conseguenza ci saranno ripercussioni sulla fiducia e autostima. Per mantenere alta la motivazione e favorire un impegno sempre costante nei nostri comportamenti è imprescindibile avere degli obiettivi chiari, raggiungibili e in linea con quello che per noi conta. Se ad esempio l'obiettivo è troppo distante o lontano nel tempo probabilmente le oscillazioni, sempre presenti, di una prestazione sportiva, porteranno l'atleta a demoralizzarsi nei momenti negativi e ad esaltarsi in quelli positivi.

Spostare il focus da orientarsi al risultato (se vinco va bene, se perdo no) a orientarsi al miglioramento della performance (mi impegno per fare sempre meglio) è uno step necessario al raggiungimento di un obiettivo. E' chiaro che fa più piacere vincere, ma qui stiamo parlando di come e quanto gli eventi, negativi e positivi, influiscono sulla prestazione ed un atleta deve avere la giusta flessibilità psicologica per gestire i momenti cruciali delle partite ed i periodi critici.

Ma come ci si pone adeguatamente un obiettivo?

L'obiettivo deve essere SMART:

  • Specifico: deve riferirsi a qualcosa di specifico, di non vago. Migliorare i risultati sportivi è vago. Aumentare la frequenza di prime di servizio nel tennis è specifico.
  • Misurabile: l'obiettivo deve poter essere verificato e quantificato. Questo ci permette di sapere se l'abbiamo raggiunto oppure quanto è lontano. Migliorare la frequenza della prima di servizio del 30% è misurabile.
  • Accessibile: l'obiettivo deve essere possibile sulla base delle risorse e delle potenzialità degli atleti. Altrimenti non raggiungerlo avrebbe un effetto negativo sulla motivazione. Pertanto è necessario avere una base da cui partire. Porsi l'obiettivo di aumentare la frequenza del primo servizio del 30% per un atleta che fa molti doppi falli ad esempio non è un obiettivo accessibile. Sarebbe più accessibile in questo caso l'obiettivo di ridurre la frequenza dei doppi falli del 30%.
  • Realistico: l'obiettivo deve essere raggiungibile considerando i mezzi e le risorse a disposizione. Obiettivi irrealistici scoraggiano l'atleta e quindi influiscono negativamente sulla performance.
  • Temporale: è necessario stabilire un tempo entro il quale l'obiettivo deve essere raggiunto e per farlo bisogna prendere in considerazione i punti precedenti. In questo modo sarà possibile verificare a che punto siamo e non rischiare di ritenerlo non urgente.

Infine è consigliabile applicare la tecnica dell'obiettivo SMART strutturandolo in tre archi di tempo e se necessario per sotto-obiettivi:

Obiettivo a breve termine: decidere un arco di tempo breve (Es. un mese) entro il quale verificarne il raggiungimento.

Obiettivo a medio termine: l'arco di tempo è maggiore e l'obiettivo più di ampio respiro (Ad esempio migliorare il primo servizio del 50% nell'arco di tre mesi)

Obiettivo a lungo termine: porsi l'obiettivo finale da verificare in un arco di tempo maggiore rispetto ai precedenti (Es. Avere una frequenza di primo servizio del 70% dopo sei mesi)


Dott. Martino Miccoli
Psicologo Psicoterapeuta a Reggio Emilia

Dott. Martino Miccoli
Psicologo Psicoterapeuta
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