Disturbi di Personalità

Ogni individuo pensa, agisce e si comporta secondo il carattere che ha sviluppato nel corso della sua vita e delle sue esperienze. Esistono dei tratti stabili nella personalità di ognuno che si formano nel tempo e che indirizzano il modo che ognuno ha di interpretare gli eventi, interagire con gli altri e comportarsi di conseguenza. La personalità è il frutto dell'incrocio tra il nostro codice genetico e gli apprendimenti acquisiti nel corso della vita.

Al mondo esistono persone introverse ed estroverse, "mentali" e "pratiche", empatiche e fredde, rigide e versatili, fiduciose o diffidenti e sospettose.

Nonostante una predisposizione caratteriale ben definita, capita sovente di doversi adattare al contesto e provare a modificare alcuni lati del proprio carattere. Questo lo facciamo per ottenere un valore più grande, ad esempio per migliorare il clima nel contesto lavorativo, per risolvere un problema familiare, per fare colpo su una persona. Tutto quello che facciamo ha un effetto sulla qualità della nostra vita. Un soggetto introverso difficilmente diventerà la persona più estroversa della terra, ma se desidera migliorare la sua vita sociale ed integrarsi in un gruppo di persone, dovrà esporsi ed andare contro la sua attitudine alla riservatezza e timidezza. Ad esempio, sceglierà di iscriversi ad un'associazione di volontariato oppure ad un corso di teatro per disinibirsi e socializzare.

Pertanto le caratteristiche di personalità mantengono una flessibilità necessaria per adattarsi all'ambiente. Tuttavia se i tratti di personalità di un soggetto sono caratterizzati da eccessiva rigidità, al punto di non riuscire a modificarli o adattarli al contesto di riferimento, potremmo essere di fronte ad un Disturbo di Personalità. Le persone che ne soffrono non lo riconoscono come un problema, anzi nella maggior parte dei casi, l'interpretazione egocentrata degli eventi è accompagnata da una scarsa consapevolezza del disturbo. Chi ha una personalità diffidente e sospettosa, ad esempio, non si avvicinerà o aprirà mai agli altri, creando di conseguenza un allontamento da parte di tutti. Questo rinforzerà ulteriormente la convinzione che sia giusto diffidare degli altri.

I Disturbi di Personalità sono raggruppati in tre categorie.

Disturbi con comportamenti "strani o bizzarri":

  • Disturbo paranoide di personalità: le "paranoie" sono riferite a diffidenza, sfiducia e sospettosità nei confronti degli altri e dei loro comportamenti. Di conseguenza le persone che ne soffrono allontanano gli altri e si isolano. E' difficile instaurare una relazione di fiducia con loro e anche la terapia potrebbe risentirne. Infatti il terapeuta potrebbe essere l'ennesima persona di cui diffidare.
  • Disturbo schizoide di personalità: è caratterizzato da uno stile di vita isolato, riservato e senza interessi o vicinanza agli altri. Evita di entrare in contatto con le persone ed ha un attegiamento emotivo distaccato.
  • Disturbo schizotipico di personalità: chi ne soffre ha dei comportamenti eccentrici, manifesta difficoltà a mantenere il contatto con la realtà e tende ad interpretare gli eventi con pensieri "magici", a cui crede incondizionatamente.

Disturbi con comportamenti "emotivi o drammatici":

  • Disturbo borderline di personalità: è caratterizzato da una forte instabilità emotiva personale e nelle relazioni sentimentali e sociali in generale. Chi soffre di questo disturbo manifesta dei comportamenti impulsivi e a volte estremi in diversi ambiti della sua vita.
  • Disturbo istrionico di personalità: un disturbo in cui chi ne soffre drammatizza le proprie emozioni, cercando di attirare l'attenzione degli altri, anche in modo seduttivo.
  • Disturbo narcisistico di personalità: caratterizzato da attegiamenti egocentrati, in cui la persona si sente migliore rispetto agli altri, più importante e ricerca la "legittima" approvazione e ammirazione di tutti.
  • Disturbo antisociale di personalità: chi ne soffre non rispetta le regole, è egocentrato, viola i diritti altrui e commette infrazioni e crimini senza provare alcun senso di colpa.

Disturbi con "comportamenti ansiosi o paurosi":

  • Disturbo evitante di personalità: attegiamenti di evitamento delle situazioni sociali in cui si ha paura del giudizio degli altri. Il carattere si presenta quindi timido e introverso.
  • Disturbo dipendente di personalità: bisogno di essere riconosciuti e accuditi dagli altri. Difficoltà a prendere decisioni e necessità di affidarsi alle scelte delle persone da cui si dipende.
  • Disturbo ossessivo compulsivo di personalità: perfezionismo e precisione; manie di controllo e preoccupazione per il disordine. Si distingue dal Disturbo Ossessivo-Compulsivo perchè non sono presenti reali ossessioni e compulsioni, ma un quadro generale di personalità controllante e perfezionista.

Solitamente i farmaci non funzionano con i Disturbi di Personalità, data la rigidità e cronicità dei tratti; possono ridurre la sintomatologia ansiosa associata ai disturbi della terza categoria descritta, ma non agiscono sulle modificazioni comportamentali del quadro personologico. La terapia cognitivo-comportamentale si è rivelata molto efficace, ma è necessario un percorso di durata medio-lunga (1 o 2 anni) per poter ottenere dei risultati soddisfacenti per il paziente.


Dott. Martino Miccoli
Psicologo Psicoterapeuta a Reggio Emilia

Dott. Martino Miccoli
Psicologo Psicoterapeuta
P.I. 02769480738

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