La meditazione sportiva è una tecnica che consente di aumentare la capacità di concentrazione, di prendere consapevolezza di se stessi, di ridurre l'ansia e lo stress da prestazione, di migliorare i riflessi e la memoria e addirittura di influire sul sistema immunitario (ovviamente in positivo), come risulta da numerose ricerche medico-biologiche. Vi sono diverse forme di meditazione e si è visto che tutte nel tempo producono i medesimi benefici.
Ma si è visto, con più di 600 ricerche effettuate sin dai primi anni '70, che la tecnica di Herbert Benson, professore professore alla Harvard Medical School, è risultata la più semplice e la più efficace, bastando poche sedute per raggiungere capacità che in altre forme di meditazione richiederebbero molte più ore di pratica.
Gli effetti della meditazione sul cervello sono notevoli e perdurano dopo ogni sessione, esercitando la loro influenza positiva in molti modi durante tutta la giornata. Si sviluppa empatia nei confronti degli altri, grazie all'affinamento dell'attenzione, in grado di rilevare le minime sfumature dei messaggi non verbali che arricchiscono le relazioni interpersonali, migliorando la capacità di collaborazione e di lavorare. Nello sport l'innalzamento del livello di attenzione aumenta la prontezza di riflessi e la capacità di concentrare tutte le energie nell'esecuzione ottimale di qualsiasi prova.
La meditazione di Benson induce in chi la pratica una risposta di rilassamento in opposizione al meccanismo evolutivo di difesa definito di attacco-fuga (Guarda il video). All'interno delle sessioni sarà possibile, oltre alla pratica meditativa, analizzare le "situazioni problema" dell'atleta e trovare insieme delle strategie di gestione per migliorare la performance.
Dott. Martino Miccoli
Psicologo Psicoterapeuta a Reggio Emilia
