Capita a tutti di avere delle giornate no, in cui ci sentiamo tristi, giù di corda, non abbiamo voglia di fare niente, nè di vedere nessuno. Di conseguenza in quei giorni anche il nostro appetito e sonno ne risentono. Così come per l'ansia, tutti proviamo nella vita delle esperienze tristi in cui ci sentiamo "depressi", ma ciò non significa che si tratti di un vero e proprio disturbo dell'umore.
Si parla di Disturbo Depressivo Maggiore quando sono presenti per almeno due settimane, ogni giorno e per la maggior parte della giornata, i seguenti sintomi:
La depressione ha esordio comunemente tra i 20 e 30 anni, con un picco tra i 30 e i 40. E' una patologia invalidante perchè influisce negativamente sulla qualità della vita di chi ne soffre, con importanti ripercussioni sulla sfera affettiva, lavorativa, familiare e sociale, sulle abitudini alimentari, del sonno e sulla salute in generale. La mancanza di speranza, senso di impotenza e fallimento nella propria vita ed il ritiro sociale sono caratteristiche tipiche del paziente depresso. Il disturbo tende a cronicizzarsi se non curato.
Gli altri disturbi dell'umore
Il Disturbo Bipolare è un'altra forma depressiva, caratterizzata da un alternarsi di fasi depressive (umore depresso, perdita di energia, ecc.) a fasi euforiche, definite maniacali o ipomaniacali, caratterizzate da umore elevato, espansività, loquacità, minore bisogno di sonno, e coinvolgimento in attività ludiche ad alto rischio. Queste due fasi si alternano a momenti di relativo benessere e assenza di sintomi.
Il Disturbo Ciclotimico è un tipo di disturbo bipolare, caratterizzato da un costante alternarsi delle fasi depressiva e maniacale, senza la presenza di momenti di benessere liberi dalla sintomatologia depressiva. Il quadro clinico è più attenuato rispetto al disturbo bipolare ma ha una compromissione della qualità di vita importante nella sfera psico-sociale, data la continua presenza della sintomatologia anche se meno intensa.
Il Disturbo Distimico è caratterizzato da una cronica presenza della sintomatologia depressiva meno forte rispetto al Disturbo Depressivo Maggiore, ma con una compromissione dello stile di vita di chi ne soffre invalidante in molte sfere, da quella affettiva a quella sociale.
Nei casi lievi e moderati la terapia cognitivo-comportamentale è un metodo scientificamente riconosciuto per il trattamento della depressione. Nei casi più gravi è necessario un sostegno farmacologico con antidepressivi e ansiolitici. In tali situazioni l'affiancamento della Psicoterapia si è dimostrato efficace.
Dott. Martino Miccoli
Psicologo Psicoterapeuta a Reggio Emilia